
Catturare un contenuto di qualità, selezionarlo accuratamente dal “Cloud” superaffollato di idee e concetti che permea il nostro mondo e raccontarlo in modo originale è la chiave di volta di un buon piano di Marketing, ideato in modo strategico e persuasivo. Nel corso del 2023 questo settore vedrà l’applicazione di nuove forme di contenuti ed il riadattamento di altre, spesso e volentieri ritenute obsolete, ma che stanno dando prova di grande versatilità ed efficacia.
La promozione del proprio brand a livello digitale, quando fatta a dovere, è uno strumento potente, in grado di attirare nuovi clienti e di dare carattere alla propria mission ed alla propria storia lavorativa; sappiamo bene come i tempi corrano veloci, come le forme interattive siano sempre più raffinate e quindi bisogna carpire le nuove tendenze della comunicazione onde evitare di perdere l’oggetto del desiderio, cioè l’attenzione delle persone.
Nel 2023 vi sarà una supersonica accelerazione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) da parte dei marketers e questo nuovo “propellente” sarà necessario per combattere i tanto temuti momenti di oblio creativo. L’AI viene definita come “macchine che esibiscono tratti di intelligenza umana” (Huang e Rust 2018) ed è proprio l’antropomorfizzazione di tale tecnologia che la sta rendendo indispensabile nel supporto alle diverse fasi del Marketing, dal target dei clienti alla ideazione e composizione dei contenuti da pubblicare, fino all’area critica del Customer Service. Questa sinergia ha come beneficio primario lo snellimento dei processi interni sia decisionali che creativi e non è un aspetto da sottovalutare vista l’enorme mole di attività che i social attualmente richiedono per essere competitivi ed incisivi anche a livello di “intelligence di mercato”.
Tra le varie opportunità di sperimentazione riguardo i formati dei contenuti da condividere, i principali Key Trends del 2023 saranno:
–Short-form video content: come evidenziato nel “2023 Content Benchmarks Report”, più della metà dei marketers definiscono i video una risorsa essenziale. Anche LinkedIn, tradizionalmente impostato su forme testuali, ha aperto le porte a questi contenuti, mentre piattaforme molto distanti dal mondo del Marketing come TikTok o Instagram Reels, si stanno invece lentamente insinuando con un discreto successo in questo ambito. Come riportato dall’”MIT Technology Review” anche YouTubeShorts ha imboccato questa strada ed è sintomatico di un forte indirizzamento dell’attenzione delle persone verso un intrattenimento breve ed incisivo, dovuto al fatto che la concentrazione si declina in pochi secondi oramai.
–Long-form content e live video: nonostante le recenti tendenze non bisogna abbandonare del tutto le “vecchie” modalità comunicative che si rivelano utili alle aziende grazie alla pubblicazione di podcast, e-books, white paper o webinars. LinkedIn Live, cresciuta rapidamente negli scorsi anni, ha reso molto facile organizzare webinars professionali, aumentando ancor di più le possibilità di connessioni all’interno della piattaforma e la creazione di B2B di successo.
-Il grande salto verrà fatto abolendo l’eccessiva formalità ed il senso di distanziamento tra i brand e le persone. I consumatori stessi non vogliono più percepire barriere rigide e richiedono spontaneità ed empatia, preferendo nel 95% dei casi le aziende che si mostrano più trasparenti e genuine nei messaggi trasmessi.
Tutti questi formati saranno realizzati con una collaborazione sempre più stretta tra uomo ed intelligenza artificiale (UberSuggest, Chat GPT, Copy.ai …) poiché il processo di personalizzazione insito nell’iter creativo è divenuta una priorità nel mercato del copywriting: bisogna diversificare a seconda delle fasce di mercato che si devono raggiungere e solo avendo alti standard qualitativi e quantitativi si può mirare ad avere dei buoni feedback dal proprio inserimento nel mercato digitale (più dell’80% delle aziende adotta oramai una Content Strategy).
L’aiuto della AI è comunque ancora parziale e l’intervento conclusivo dell’uomo è necessario, non solo come supervisione ma come reale manipolazione dei contenuti creati che necessitano di una maggior componente emozionale. Dove ci poterà quindi questa collaborazione? Come tutte le cose, se usata con criterio, produrrà innovazione e miglioramento, saprà far aprire il Marketing verso orizzonti nuovi ed originali, alleggerendo gli operatori del settore dalla enorme mole di lavoro da produrre in tempistiche sempre più compresse.
L’enfasi deve essere posta sull’esperienza del cliente, su cosa si aspetta da noi, su come possiamo fornire soluzioni ai suoi problemi più frequenti, offrire servizi innovativi e prodotti corrispondenti alle sue reali esigenze. Tutto questo è fattibile solo e sempre con l’ingegno e la fantasia delle persone che sanno creare nuove tecnologie al loro servizio, sfruttarne tutte le potenzialità, ma dalle quali sanno non dipendere mai completamente.
Il modo di fare business è radicalmente cambiato. Noi della CSPM Engineering vogliamo stare al passo, e voi…a che punto siete?
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