
Pensando al concetto di branding, ci si focalizza spesso solo sulle azioni compiute verso l’esterno: sulla qualità della comunicazione sui social, sull’impatto verso i potenziali nuovi clienti, sulla reputazione nel settore di appartenenza…ma poco ci si concentra sull’importante percorso che può e deve invece nascere dall’interno, dal core dell’azienda e cioè dai suoi dipendenti.
Costruire una sinergia di marketing con le proprie risorse umane è una azione fondamentale poiché consolida un rapporto che va continuamente alimentato con fiducia e coinvolgimento. Questo percorso “a due” ha la finalità di sovrapporre i valori aziendali con quelli dei propri dipendenti, dando origine ad una cultura d’impresa di grande risonanza, facilitando il brand marketing e la percentuale di successo nell’acquisizione di nuovi partner.
Diverse aziende hanno abbandonato lo smart working appena possibile, ritenendolo più un fardello da gestire che una opportunità di crescita, mentre noi della CSPM Engineering ne abbiamo fatto uno dei nostri punti di forza: nonostante questa modalità operativa possa sembrare dispersiva, creando potenzialmente poca coesione, facciamo di tutto affinché le persone si sentano unite nella reciproca collaborazione, parti di un grande progetto portato avanti grazie al contributo di ognuno. Nonostante le distanze, avendo anche una percentuale di collaboratori fuori sede, cerchiamo di trovare molti spunti di confronto al fine di far percepire il senso di “squadra” di lavoro, non lasciando nessuno indietro e mantenendo alti standard di efficienza e performance; conoscendo bene la mission dell’impresa i collaboratori se ne sentono parte attiva, corresponsabili della vision aziendale e consapevolizzano anche meglio il loro ruolo.
Si può ispirare passione e fiducia nel proprio lavoro, poiché chi viene maggiormente coinvolto contribuisce anche di più, in modo più duraturo, più produttivo e con un impatto anche sull’external branding. Contrariamente, nelle aziende che si relazionano e coinvolgono le proprie risorse in modo sterile e distaccato, si rileva un livello del morale generale decisamente inferiore, con poco senso di appartenenza e nessuna capacità di divenire portavoce dell’azienda, aspetto invece essenziale all’interno di una realtà lavorativa sana e propositiva.
Si devono condividere i propri valori con chi lavora per noi, bisogna attivarsi affinché questa comunicazione sia costante e significativa, insita già nelle fasi di onboarding e costantemente alimentata tramite comunicazioni top-down, survey interne, report e briefing con i team.
Avete mai analizzato i vostri valori aziendali? Siete certi di averli adeguatamente trasmessi ai vostri collaboratori? Con una comunicazione interna attenta e persuasiva si deve far conoscere la storia dell’azienda, così che le risorse umane se ne sentano parte e sappiano il valore del loro contributo al successo globale; incoraggiando un costante feedback si giungerà a rendere i dipendenti gli ambasciatori migliori, maggiormente credibili e più qualificati (employee advocacy) per portare il brand nel mercato, farlo conoscere nel modo più onesto e trasparente possibile. Grazie alla pubblicazione sui loro profili personali di qualcosa di inerente all’azienda si costruisce una strategia aziendale vincente, svolta con coinvolgimento e continuità; questa partecipazione alla comunicazione social aziendale aumenta la consistenza dei contenuti, costruendo una immagine positiva agli occhi dei clienti storici e di quelli in fase di acquisizione.
Il fattore chiave del nuovo marketing è essenzialmente la credibilità: per noi è un pilastro…e per voi?
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