
La progettazione non e' un mestiere per soli uomini: la visione di cspm engineering
La gender equality è un tema ormai caro a livello nazionale ed internazionale, ma spesso ancora incompreso nella sua reale accezione.
Occorre infatti concentrarsi sulle pari opportunità, tutele e diritti condivisi da donne e uomini, non tanto sulla pretesa che i due generi siano uguali in senso letterale.
L’articolo 3 della Costituzione Italiana sancisce che “la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.”
Nonostante ciò, per molto tempo dopo la redazione di questo Testo e ancora oggi in molti contesti, soprattutto sul lavoro, la donna continua ad essere subordinata all’uomo ed il suo operato spesso finalizzato a quello del collega maschio.
I risultati 2022 del report “Global Gender Gap Index”, pubblicati dal WEF, vedono l’Italia al 63esimo posto su 146 Paesi, confermandola alla stessa posizione del 2021. Ciò rende evidente che, nonostante il divario di genere non sia scritto nel nostro DNA nazionale, c’è ancora molto da fare per ridurlo.
È stato dimostrato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come lavorare sulla disuguaglianza di genere possa comportare benefici in termini di salute e sviluppo: nei Paesi in cui gli uomini detengono il potere a tutti i livelli, nelle società cosiddette maschiliste e patriarcali, che impediscono alle donne di contribuire al mantenimento della famiglia, il tasso di stress è maggiore e può incentivare in maniera esponenziale il rischio di problemi di salute ed episodi di violenza interpersonale.
Come superare il gender gap
Dal 2017, l’uguaglianza di genere è il quinto dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite .
La Commissione Europea ha fatto suo l’approccio del Gender Mainstreaming, introdotto a Pechino nel 1995, promuovendo iniziative di pari opportunità all’interno dei vari paesi con il sostegno di esperti nazionali.
In Italia il Dipartimento per le Pari Opportunità fa capo alla Presidenza del Consiglio.
Nonostante ciò, secondo uno studio portato avanti da Assolombarda, a livello mondiale serviranno ancora 132 anni per colmare il gap di genere e, nello specifico, l’Europa potrebbe raggiungere l’obiettivo tra 60 anni.
Come in ogni cosa, la vera differenza la può fare l’operato del singolo, che sradichi il pregiudizio e lo stereotipo operando scelte differenzianti rispetto alla massa.
La scelta differenziante di CSPM Engineering
In CSPM Engineering crediamo fermamente nell’uguaglianza a tutti i livelli.
Crediamo che per colmare il gap esistente tra donna e uomo sul lavoro bisogna innanzitutto smettere di considerare certi mestieri e certe specializzazioni come prettamente maschili.
Le donne hanno avuto già in passato molto da dire nelle professioni tecniche, basti pensare all’effetto Matilda, fenomeno descritto dalla studiosa Matilda Joslyn Gage, che ha evidenziato come svariate evoluzioni scientifiche siano state il risultato di ricerche condotte da donne rimaste nell’anonimato a causa di un pregiudizio sociale in merito alla loro credibilità.
E avrebbero ancora molto da dire: il centro studi del consiglio nazionale degli ingegneri ha rilevato una crescita preponderante del numero di donne iscritte ai corsi di ingegneria negli ultimi anni; anche la percentuale delle laureate è aumentata, assestandosi sul 28% circa, ma la percentuale di donne che ricoprono oggi ruoli tecnico-scientifici è un dato ancora molto basso, il 31% rispetto al quasi 69% rappresentato da uomini.
Tra i 40 volti di CSPM Engineering, ben 6 sono femminili e, cosa che dovrebbe essere scontata, ma che se si analizzano i dati non lo è affatto, le loro retribuzioni rispecchiano appieno l’esperienza e la competenza acquisite.
I recenti dati Inail sottolineano che la differenza di retribuzione tra uomini e donne è pari al 14,1%: a parità di ruolo, le donne guadagnano 86 centesimi per ogni euro guadagnato dagli uomini e avrebbero bisogno di lavorare due mesi in più per compensare questa discrepanza.
Le professioniste che lavorano in CSPM Engineering hanno portato in azienda un punto di vista nuovo sulla progettazione, affiancando alla precisione tecnica caratteristiche tipicamente femminili, quali la sensibilità, l’empatia, la pazienza e la collaborazione. L’insieme di questi ingredienti ha dato origine ad una ricetta unica, con immensi benefici sia per il team di lavoro interno sia per i clienti.
Per maggiori dettagli sul scrivi a: info@cspm-engineering.com